Il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha reso noto che i dati recenti, anche se un po' più deboli, confermano "un'espansione in corso ben diffusa e pressioni inflazionistiche in graduale rialzo" per la Zona euro. "Di fronte a qualunque evenienza, il consiglio direttivo della BCE è pronto a regolare i propri strumenti per assicurare che l'inflazione continui a muoversi verso l'obiettivo", ha detto ancora Draghi. L'Eurozona sta attraversando "una fase di indebolimento economico", tuttavia questo non è abbastanza "per farci cambiare lo scenario di base. La politica monetaria resterà molto accomodante", ha aggiunto.
Replicando a chi chiede un giudizio sulle tensioni tra il governo di Roma e la Commissione europea sulla manovra, Draghi si dice molto fiducioso: sull'Italia verrà raggiunto un accordo. L'Italia rimane comunque tra le incertezze a livello economico dell'Eurozona. A riguardo "non c’è stata una grande discussione", ha detto Draghi, al momento "occorre osservare le regole di bilancio, ma cercare anche il dialogo". Ma la crisi italiana non sembra mostrare segni di contagio ad altri Paesi dell'Ue: "Forse c'è qualche ricaduta, ma limitata", ha dichiarato il presidente della BCE.
Pronta la risposta del vicepremier e ministro dello Sviluppo economico italiano, Luigi di Maio, che tranquillizza l'Europa: "Il governatore Draghi sa che il problema dello spread non è legato alla manovra ma alla paura dei mercati che il paese possa uscire dall'Euro. Problema facilmente risolvibile, col fatto che noi nel contratto abbiamo inserito chiaramente che non vogliamo uscire dall'euro". Secondo Di Maio i mercati "non devono avere questi timori, faremo in modo di rappresentare la nostra posizione di restare nell'euro e nell'Ue in tutte le sedi istituzionali competenti".