“Pur considerando l'enorme potenziale delle nuove tecnologie, dobbiamo sempre garantire la sicurezza dei consumatori” lo ha dichiarato il commissario alla Giustizia, Didier Reynders presentando le nuove proposte di regolamento varate dalla Commissione europea per difendere i cittadini dai danni causati dalle nuove tecnologie, come robot e intelligenza artificiale.
Con l’aumentare di tecnologie come l’automatizzazione di processi produttivi e l’uso dell’intelligenza artificiale anche nella vita quotidiana, sono aumentati anche i danni causati dall’uso di queste tecnologie, tanto da spingere la Commissione a dotarsi di regole comuni.
Uno scenario che ricorda un po’ film come “Io robot”, o “Videodrome”, ma che è ormai assolutamente reale, in particolare negli ambienti di lavoro. Le regole comprendono risarcimenti per i prodotti difettosi che causano danni, ma anche standard comuni di tutela e sulla responsabilità per i produttori.
Le nuove norme copriranno l’uso di robot, droni, sistemi di smart home, algoritmi e tecnologia intelligente, incluse le auto a guida autonoma, e prevedono, fra l’altro che, pur restando a carico della persona lesa l'onere della prova (vale a dire il dover dimostrare che c’è stato un danno), i produttori siano obbligati a divulgare le informazioni necessarie a dimostrare il danno in tribunale, pur tutelando i segreti commerciali.
I produttori saranno ritenuti responsabili per tutti i prodotti non sicuri, inclusi software, sistemi di intelligenza artificiale, servizi digitali necessari per il funzionamento dei prodotti, e anche articoli ricondizionati.
Per i prodotti non sicuri importati da paesi che non fanno parte dell’Unione europea, i consumatori potranno fare reclamo all'importatore o al rappresentante del produttore in Europa. Le nuove norme si aggiugeranno al provvedimento sull'intelligenza artificiale presentata nell'aprile 2021 e attualmente in discussione tra gli Stati membri e al Parlamento europeo.
Alessandro Martegani