In Slovenia e Italia, come anche negli altri stati membri, la sostanza illecita più consumata resta la cannabis. Nell'ultimo anno, ne hanno fatto uso 24 milioni di adulti. Questa è popolare anche tra i giovani, infatti viene consumata dal 10% dei ragazzi sloveni e dal 20,7% di giovani italiani, percentuale superata solo da quella della Francia. Nell'ultimo anno il consumo di cocaina è rimasto pressoché stabile, ma con segni di aumento, con circa 3,5 milioni di consumatori. Anche questo dato è riconducibile all'incremento della produzione nei Paesi dell'America Latina. Dal rapporto emerge inoltre che a Spagna, Italia e Regno Unito sono riconducibili quasi i tre quarti di tutte le richieste di trattamento specialistico per dipendenza da cocaina in Europa, e nella Penisola i dati dei centri di trattamento specializzati indicano che nel 2016 la cocaina in polvere è stata la sostanza primaria più comunemente segnalata tra i pazienti che hanno iniziato la terapia per la prima volta, seguita dall'eroina e dalla cannabis. Per il direttore dell'Organizzazione, ciò non necessariamente implica un aumento nell'assunzione delle sostanze ma, semplicemente, può esserci una fascia di popolazione che solo negli ultimi anni ha deciso di affrontare il problema. Come spiegato da Dimitris Avramopoulos, commissario Ue responsabile per gli affari interni, per essere all'avanguardia, l'Europa dovrebbe essere più reattiva. Negli ultimi anni si sta infatti assistendo a un aumento della produzione e della disponibilità di droghe. Gi organismi Ue hanno quindi pensato a leggi apposite, che entreranno in vigore entro la fine dell'anno, grazie alle quali i Paesi comunitari disporranno di strumenti supplementari e più forti per affrontare tali sfide.