Un'eventuale accettazione da parte di Zagabria della sentenza del Tribunale d'arbitrato sulla controversia confinaria renderebbe più agevole un via libera della Slovenia all'adesione della Croazia al regime di Schengen. Lo ha sottolineato a Sebenico il Presidente sloveno Borut Pahor parlando delle questioni aperte tra i due Paesi. La città dalmata ha ospitato il sesto incontro trilaterale fra i Presidenti di Croazia, Slovenia e Austria, Kolinda Grabar-Kitarović, Borut Pahor e Alexander Van der Bellen. Riflettori puntati sul futuro dell'Europa e sull'allargamento dell'Unione verso la parte sudorientale del Vecchio continente, considerato necessario da tutti e tre i Paesi. Ma il vertice è stato anche un'occasione significativa per tenere aperta la porta del dialogo tra Croazia e Slovenia. Nelle dichiarazioni dopo l'incontro trilaterale Kolinda Grabar-Kitarović e Borut Pahor si sono detti convinti che vi sia la possibilità di risolvere il contenzioso confinario, con la consapevolezza che non esistono alternative al dialogo. Il primo test importante è rappresentato dall'entrata della Croazia nello spazio senza confini di Schengen. Zagabria necessita del via libera di tutti i Paesi membri, quindi anche della Slovenia. In questo contesto Borut Pahor, senza voler pregiudicare la decisione del governo di Lubiana, ha anche fatto presente che molto probabilmente si arriverebbe più agevolmente all'assenso sloveno se Zagabria ottemperasse agli obblighi che scaturiscono dalla sentenza sulla controversia frontaliera". Il Presidente della Repubblica di Slovenia si è detto convinto che gli incontri come quello di Sebenico possano contribuire alla soluzione della questione aperte. Gli ha fatto eco il Capo dello Stato croato Kolinda Grabar-Kitarović, che ha sottolineato che Croazia e Slovenia sono due Paesi amici, in grado di superare lo scoglio rappresentato dai problemi di carattere bilaterale.
A Sebenico i Presidenti di Croazia, Slovenia e Austria hanno innanzitutto visitato il forte Barone, eretto nel 17.esimo secolo su un colle alto 90 metri che sovrasta la città: si tratta di un'opera del sistema difensivo della Serenissima costruita per fermare l'avanzata dell'Impero ottomano. Dopo la visita alla fortezza ha fatto seguito l'incontro bilaterale con le successive dichiarazioni alla stampa. Kolinda Grabar-Kitarović, Borut Pahor e Alexander Van der Bellen hanno concluso la trilaterale con la visita alla collezione etnografica e al museo di Pakovo Selo, Etnoland Dalmati.
(ds)