"Fino a che lavoriamo insieme per prevenire i conflitti e preservare la pace, la Nato rimane la base per la nostra difesa collettiva e il forum essenziale per le consultazioni e le decisioni di sicurezza tra gli alleati". Questa la dichiarazione finale del vertice per i 70 anni dall'istituzione dell'Alleanza atlantica. I leader dei 29 Paesi membri hanno riaffermato "il legame transatlantico duraturo tra Europa e Nord America, l'aderenza agli scopi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite e il solenne impegno sancito dall'articolo 5 del Trattato di Washington che un attacco contro un Alleato deve essere considerato un attacco contro tutti".
È stata inoltre confermata l'importanza di un'equa ripartizione degli oneri: "Siamo determinati a condividere i costi e le responsabilità della nostra sicurezza", recita la dichiarazione.
Il segretario generale, Jens Stoltenberg, ha poi riferito che lo spazio è stato ufficialmente riconosciuto nuovo dominio operativo per la Nato, oltre alla Terra e al cielo.
Stoltenberg ha sottolineato anche l'impegno per il dialogo con la Russia, indicando inoltre "per la prima volta la Cina" come oggetto di attenzione.
Il premier sloveno, Marjan Šarec, si dice soddisfatto dell’unità, della solidarietà e dell'impegno per la democrazia da parte dei leader dei Paesi membri dell'Alleanza. Il primo ministro ha definito il dibattito molto positivo: se prima del summit c'erano evidenti divergenze tra alcuni Stati membri, soprattutto Francia, Turchia e Stati Uniti, durante il vertice tutto si è sistemato. "Alla fine abbiamo concordato di avere valori comuni e vogliamo tutti lavorare per la democrazia", ha aggiunto Šarec. Anche Donald Trump ha detto che tutto sommato il summit"e' stato un successo". Secondo il capo della Casa Bianca, "la Nato è più forte che mai".
E. P.