Siamo arrivati a otto: otto bombe della Seconda guerra mondiale ritrovate e disinnescate nell’area interessata ai lavori necessari per l’allestimento delle strutture della Capitale europea della cultura, al confine fra Gorizia e Nova Gorica.
Questa volta l’ordigno, una bomba d’aereo da 104 chili, di fabbricazione britannica, è stato trovato lo scorso settembre a qualche decina di metri di distanza dal punto in cui erano stati ritrovati gli altri.
Secondo gli artificieri non sarebbe danneggiato, e si troverebbe in condizioni per poter essere disinnescato. In ogni caso per le operazioni di disinnesco e rimozione, programmate per domenica prossima, 20 ottobre, in modo da non rallentare il programma dei lavori, comporteranno una nuova evacuazione di oltre 4mila le persone, residenti in un’area di 600 metri dall’ordigno.
La zona rossa, che comprende 17 strade, dovrà esser lasciata dai residenti entro le 9:00 del mattino di domenica e le operazioni di disinnesco cominceranno alle 10:00; se tutto andasse come previsto, tutti potranno rientrare per ora di pranzo. Come nelle altre occasioni, il comune di Gorizia avvierà una campagna informativa per coloro che abitano nell’area rossa, su social e mezzi d’informazione, ma anche tramite volantini, che saranno distribuiti nei prossimi giorni, oltre che con il sistema di messaggistica Alert system sui telefoni.
La zona sarà poi controllata dalle forze dell’ordine e dalla Protezione civile, per verificare che non ci sia nessuno durante il disinnesco, ma anche per evitare episodi di sciacallaggio e furti.
Alessandro Martegani