Tra i punti all'ordine del giorno, la prima bozza del programma nazionale di riforme per il 2018. Il documento, assieme al programma di stabilità, deve pervenire a Bruxelles entro la fine di aprile, per l'esame della commissione europea. Un obbligo che riguarda tutti i paesi dell'UE. Sul tavolo del consiglio dei ministri si dovrebbero trovare anche le possibili misure per tutelare la Nova Ljubljanska Banka dagli effetti delle sentenze dei tribunali croati relative al trasferimento dei depositi in valuta dei risparmiatori della vecchia Ljubljanska.
Il programma nazionale di riforme, lo ricordiamo, definisce le direttrici per i provvedimenti in materia di sostenibilità delle finanze pubbliche. Il programma approvato a suo tempo per il biennio 2017-2018 prevedeva, come obiettivi chiave, sempre il consolidamento della crescita economica, conti pubblici stabili e sostenibili a lungo
termine. Oggi come detto l'esecutivo dovrebbe discutere anche della tutela della NLB di fronte alle sentenze dei tribunali croati passate in giudicato, quindi esecutive. Lunedi il ministro delle finanze, Mateja Vraničar Erman, /dopo che la commissione parlamentare per il controllo delle finanze pubbliche ha dato luce verde alla legge costituzionale inoltrata da partito democratico e Nuova Slovenia per regolare la materia/, ha spiegato che l'esecutivo ha sul tavolo ulteriori soluzioni, integrabili con la proposta dei due partiti di opposizione. Non è ancora chiaro in che modo si pensa di tutelare il patrimonio della NLB. Il governo intenderebbe rispolverare parte della proposta già bocciata lo scorso anno, tramite garanzie statali. Il tutto è legato anche al processo di privatizzazione dell'istituto di credito, oggetto di trattativa con Bruxelles dopo che la Slovenia ha chiesto delle proroghe nell'iter di vendita, nonostante gli impegni assunti nel 2013, in cambio del nullaosta dell'esecutivo comunitario agli aiuti statali per il salvataggio della NLB.