Dopo le piste ciclabili tirate con la vernice in pieno centro cittadino Capodistria continua ad inseguire nuovi canoni estetici. In via della Riforma Agraria, l’ex via Verzi, uno degli scorci più belli della città nascosta, sono state trovate soluzioni architettoniche innovative per il restauro di un palazzo settecentesco. L’antico portone è stato murato ed al suo posto è stata messa una porta di plastica bianca più piccola. Al momento non è noto che fine abbia fatto l’antica porta in legno.
A denunciare l’accaduto in un post su Facebook, Irena Urbič, consigliere della Sinistra alla comunità locale di Capodistria: “Viviamo in una città di chiaro stampo veneto, con una cultura secolare, e stiamo vedendo come il capitalismo permette ad ognuno di comprarsi un palazzo storico e di adattarlo secondo il proprio gusto. Un gusto, diciamolo, sempre più cattivo. Questo succede ‘drio el canton’ nella mia città e mi duole tanto”.
Ora la palla passa alle autorità municipali ed alle belle arti che saranno chiamate a giudicare se l’intervento è in linea con gli elevati standard di tutela che i cittadini devono seguire nel restauro dei vecchi palazzi sia in centro sia nell’entroterra.
Stefano Lusa