L'area in questione, soprattutto dal secondo dopo guerra in poi, è stata oggetto di grandi fluttuazioni politiche, demografiche, linguistiche e culturali accompagnate, di volta in volta, da varie denominazioni del territorio stesso. Ad oggi l'area geografica che si estende da Ancarano a Pirano, passando per Capodistria e Isola viene identificata, e caratterizzata, da diversi nomi in sloveno e italiano. Per esempio Litorale, costa, Istria slovena e solamente Istria. L'iniziativa partita dal Comune città di Capodistria vuole arrivare alla standardizzazione del nome per questo specifico territorio che dovrebbe ottenere l'avallo anche delle altre 3 municipalità prima di venir affrontata dalla Commissione governativa per la standardizzazione dei nomi geografici. Il presidente della Commissione, Matjaž Geršič, ha rilevato che è la prima volta che in Slovenia nasce un'iniziativa di questo genere, dove viene coinvolta anche la società civile.
Negli ultimi decenni abbiamo un po' perso il senso di appartenenza al territorio, di chi "effettivamente siamo e dove viviamo", ha detto il sindaco di Capodistria Aleš Bržan, ed è giusto riappropriarsene dandogli una nuova identità culturale. Storici, etnologi, ricercatori, giornalisti, operatori culturali, pubblicitari, esperti di turismo e pubblico presente hanno scambiato opinioni, idee, avanzando proposte; il toponimo più condiviso, che ha ottenuto il maggior consenso è stato senza dubbio Istria. Tesi avallata anche dall'unico relatore in rappresentanza della Comunità nazionale italiana presente Mario Steffè, presidente della locale comunità degli italiani e vicesindaco capodistriano.
Dibattito ancora aperto sull'opportunità o meno di affiancare al toponimo l'aggettivo slovena. Di uso comune per identificare questo specifico lembo di Istria, per differenziarlo dall'Istria croata. Ma neppure questo è un ostacolo, è stato ribadito, sul mercato di sta affermando sempre più il marchio Istria, e sono sempre più prodotti istriani sloveno croati dall'olio d'oliva al prosciutto che hanno ottenuto la certificazione comune a livello europeo. Ma ci sono anche motivi storici, linguistici, identitari ben radicati negli abitanti dell'area che fanno propendere per questo nome. Per Aurelio Juri, ex sindaco e deputato, l'aggettivo "slovena" è innamissibile perchè da una connotazione etnica e non geografica all'Istria. Meglio Istria e punto, ha detto, oppure varianti più neutre come Istria del nord. Va interpellata sulla questione anche la CAN Costiera, ha aggiunto. D'altra parte però le generazioni più giovani si sentono meno appartenti all'area istriana e preferiscono il termine obala - costa. La tavola rotonda è stata organizzata dall'Istituto per gli studi linguistici del Centro di ricerche scientifiche di Capodistria. (ld)