Quanti fra i connazionali si sono sottoposti al test rapido Covid 19 lo scorso fine settimana avranno forse notato una novità: il certificato con il risultato del tampone eseguito per conto del Comune di Capodistria dal personale di Cor Medico - istituto sanitario con sedi a Lubiana e a Pirano - redatto in lingua italiana oltre che in sloveno.
Ma questa prerogativa, che altro non è se non un'attuazione pratica della coufficialità della nostra lingua, è limitata appunto al solo fine settimana, perché dal lunedì al venerdì quando il servizio è svolto direttamente dalla Casa della sanità capodistriana, il bilinguismo è quello sloveno-inglese, e dell'italiano nel risultato del test continua a non esserci traccia. Peccato, perché a Isola e a Pirano le cose funzionano diversamente, e fin dalla prima ondata della pandemia la certificazione è trilingue: sloveno-inglese-italiano (al terzo posto, ma pazienza). È ciò che hanno tenuto a precisare con grande tempestività i Poliambulatori delle due città in risposta a una missiva della Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana che, a metà febbraio, prendendo le mosse proprio da una nostra segnalazione, si era attivata chiedendo chiarimenti circa la possibilità di ottenere l'attestazione dell'esito del tampone effettuato presso le strutture pubbliche del territorio anche in lingua italiana. Risposta che da Capodistria invece tarda ancora ad arrivare.
Ornella Rossetto