I giovani quanto conoscono l’Unione europea e le sue istituzioni? Andranno a votare per le elezioni europee? Queste sono le domande sulle quali si è basato il progetto della rete MaMa, che ha l’obiettivo di coinvolgere le nuove generazioni in questo ambito e capire i loro dubbi e difficoltà. All’evento hanno preso parte anche Jana Otočan, dell’Ente pubblico per i giovani, la cultura e il turismo di Capodistria, e Mark Djuraševič, membro della sezione giovani dell’Associazione delle Nazioni Unite della Slovenia. Qual è lo scopo di tale progetto ce lo ha spiegato Alenka Drobnjak, la quale si occupa della comunicazione della Rete MaMa.
“I giovani credono che le loro decisioni non valgano, non vanno alle elezioni perché hanno paura di non sapere abbastanza riguardo il Parlamento Europeo. Con il nostro progetto vogliamo far capire che il loro voto vale e vogliamo spronarli a partecipare alle elezioni, soprattutto perché in questo modo possono conoscere i progetti che il Parlamento Europeo offre."
È importante che i giovani abbiano voce e capiscano che ogni singolo individuo può contribuire all’ambiente in cui vive. Queste le parole dei rappresentanti della rete MaMa che stanno organizzando degli incontri con i giovani per incoraggiarli a partecipare attivamente alle elezioni europee in arrivo. Oggi gli studenti del Ginnasio di Capodistria hanno avuto la possibilità di dialogare con l’ex parlamentare ed ex sindaco di Capodistria Aurelio Juri, che oltre ad aver presentato il lavoro che svolge il Parlamento europeo ed aver parlato della sua esperienza personale da eurodeputato, ci ha spiegato perché è necessario che i giovani partecipino alle elezioni.
“È importante perché sono loro a decidere del proprio futuro. Noi abbiamo un futuro che è in mano a una élite che lo sta deturpando, non abbiamo prospettive nei confronti di chi professa la guerra piuttosto che la pace. Si tratta di una élite politica che sta accorciando il tempo che resta ancora l'umanità e io credo sia questa l'ultima occasione perché si cambi rotta, altrimenti andiamo verso la fine. Il voto di un ragazzo di 18 anni vale come il voto di un mega politico di 80 anni, ha la stessa valenza. Per questo bisogna andare a votare, bisogna però saper scegliere chi votare, avere un'opinione sulle cose e quindi non cadere in facili propagande. I giovani sono soggetti a questa propaganda perché la si fa anche attraverso i social media, però devono anche leggersi i giornali, guardare le televisione e ascoltare la radio, sentire varie opinioni.”
B.Ž.