Sarà Ivan Scalfarotto, esponente di Italia Viva e neo sottosegretario agli interni, a occuparsi delle questioni delle minoranze linguistiche in Italia, e quindi, fra le altre, anche di quella slovena.
È stato lo stesso Scalfarotto, che già si era occupato dei temi delle minoranze quando era sottosegretario agli esteri del governo Conte, anche se di minoranze italiane all’estero, a comunicare la nomina da parte della ministra dell’interno Luciana Lamorgese.
“I temi dei diritti civili e delle minoranze – ha detto - sono parte da sempre del mio lavoro politico e sono davvero onorato di poter esprimere il mio impegno su questi temi. Ringrazio la Ministra Lamorgese per la fiducia, che onorerò al meglio delle mie capacità”.
Scalfarotto, 56 anni, nato a Pescara, avvocato, era entrato in Parlamento nel 2013, e in precedenza, oltre all’incarico alla Farnesina con Conte, aveva ricoperto il ruolo di sottosegretario allo sviluppo economico nei governi Renzi e Gentiloni. Esponente della Comunità LGBT, la sua vita è stata sempre contrassegnata da un impegno per la difesa dei diritti civili e contro l’omofobia. Nel 2019 ha lasciato il Pd per fondare con Matteo Renzi Italia Viva.
È stato l’unico italiano a comparire, nel 2015 e nel 2016, nella “Global Diversity List” dell'Economist, che elenca le cinquanta persone che hanno maggiormente contribuito, nella loro funzione pubblica, al progresso e al riconoscimento dei diritti della diversità.
Scalfarotto succede ad Achille Variati del Pd, che aveva avuto un buon rapporto con la minoranza slovena in Italia, seguendo fra l’altro la procedura di restituzione del Narodni Dom di Trieste e in generale il processo che ha portato all’omaggio di Sergio Mattarella e Borut Pahor ai luoghi della memoria lo scorso luglio.
Da Scalfarotto la minoranza slovena si attende una prosecuzione dei rapporti avviati con Variati, con il completamento del passaggio alla comunità linguistica del Narodni Dom, e anche lo sviluppo del confronto per agevolare la presenza di un rappresentante della minoranza slovena in Italia nel Parlamento di Roma.
Accanto alla delega per le minoranze linguistiche, a Scalfarotto sono state attribuite anche le deleghe per le Autonomie locali, Affari dei culti, Fondo Edifici di Culto, Personale, Diritti Civili, e Cittadinanza. “Comuni, Province e Città Metropolitane - ha scritto Scalfarotto dopo la nomina - hanno bisogno di semplificazione e di maggiore chiarezza sulle regole per poter lavorare nelle migliori condizioni e svolgere il ruolo fondamentale che rivestono nell’architettura istituzionale della Repubblica. Sono davvero onorato di poter contribuire all’azione riformatrice del Governo Draghi da queste prospettive così centrali e strategiche”.
Alessandro Martegani