Sul tema dei prezzi dei carburanti Giorgia Meloni ribatte colpo su colpo. Dopo la decisione del governo di non rinnovare il taglio delle accise, i prezzi di benzina e gasolio in Italia sono di nuovo schizzati verso l’alto, una salita che Fratelli d’Italia e Lega hanno addebitato alle speculazioni, mentre per le opposizioni, e in parte anche per Forza Italia, è stata causata proprio dalla decisione di ripristinare le accise, quelle imposte che in passato proprio Matteo Salvini e Giorgia Meloni avevano contestato duramente e promesso di eliminare.
La situazione però nel giro di pochi anni è totalmente cambiata, ha detto la Premier in un video diffuso sui social, e infatti “in campagna elettorale non ho mai promesso di tagliare le accise”, un obiettivo che continua perseguire ma che al momento non è possibile.
Mantenere la riduzione delle accise, ha detto, costa quasi un miliardo al mese, 10 miliardi l’anno, soldi che invece noi abbiamo deciso di destinare ad altri scopi come “aumentare il fondo sulla sanità, calmierare le bollette domestiche, favorire i crediti delle imprese”, misure che sarebbero state cancellate per prevedere il taglio delle accise.
Invece di destinare 10 miliardi su una misura che va a tutti indiscriminatamente, abbiamo deciso di concentrare le risorse su chi ne aveva più bisogno: una scelta che rivendico e che è di giustizia sociale". “Penso – ha aggiunto - che fosse più sensato aiutare chi ha il salario basso, chi non aveva un posto di lavoro, chi non riesce a fare la spesa piuttosto che usare le risorse per consentire diciamo a me, parlo di me, che comunque ho uno stipendio di tutto rispetto, di pagare la benzina di meno”.
Meloni ha poi ribadito la volontà di monitorare il mercato per evitare abusi e speculazioni, secondo la premier alla base dei rincari, nonostante i pareri del ministero dell’Ambiente e dell’Autorità per la concorrenza. "Ci dicono che abbiamo sbagliato i calcoli – ha detto - io ho sentito di tutto: il prezzo della benzina lo sto monitorando. La gran parte dei benzinai è onesta e responsabile e a tutela loro dobbiamo intervenire, ma abbiamo deciso di rafforzare le norme sanzionatorie per chi non adempie alle comunicazioni previste dalla legge e abbiamo stabilito che ogni benzinaio esponga il prezzo medio giornaliero".
Alessandro Martegani