Le immagini delle telecamere di sorveglianza installate all’interno della Questura di Trieste hanno già fatto il giro del mondo e mostrano parte del tentativo di fuga e dei colpi esplosi da Alejandro Augusto Stephan Meran, il 29enne di origine dominicana che venerdì pomeriggio ha ucciso due poliziotti all’interno del Palazzo.
Il filmato mostra il killer in una stanza all’inizio della sparatoria, poi nell’atrio della Questura mentre spara contro altri agenti, e infine all’esterno mentre tenta di rubare una volante della polizia e poi apre il fuoco contro una macchina di servizio con due agenti a bordo, sotto gli occhi di un passante sconcertato.
Colpisce soprattutto la dimestichezza dimostrata da Meran nel maneggiare la pistola: avrebbe sparato sedici volte, colpendo oltre alle due vittime anche un terzo agente alla mano, e solo la reazione degli agenti all’esterno della Questura ha impedito che fuggisse con le due pistole sottratte alle vittime.
Le immagini, perlomeno quelle diffuse dalla questura, confermano la ricostruzione fatta in questi giorni sulla sparatoria costata la vita a Pierluigi Rotta e Matteo Demenego. Sui corpi dei due poliziotti è stata disposta l’autopsia, e solo dopo i risultati si procederà ai funerali in data e luogo ancora da decidere.
Meran intanto è stato trasferito in carcere e viene sorvegliato a vista: la procura infatti ritiene che possa anche tentare il suicidio. Gli investigatori stanno anche indagando sul passato del giovane, in Italia dal 2005, senza problemi giudiziari in passato, né contatti con le strutture sanitarie italiane per la sua presunta schizofrenia. La procura ha annunciato di voler chiedere una perizia psichiatrica per il killer.
Nelle ultime ore si sarebbe anche aperta una linea investigativa che punta alla Germania, in Baviera, regione in cui il 29 enne sarebbe andato spesso, e dove, secondo gli inquirenti, avrebbe potuto avere contatti con gruppi criminali.
Alessandro Martegani