Da una parte i sostenitori della famiglia tradizionale e dei principi cattolici ortodossi, dall’altra chi ritiene il Congresso mondiale delle famiglie un evento medioevale, che tende relegare la donna a un ruolo marginale nella società e negare i diritti della comunità Lgbt.
Verona vivrà questa divisione in queste tre giornate: nella città veneta sono iniziati i lavori del Congresso Mondiale delle Famiglie, evento appoggiato dal ministro per la famiglia, Lorenzo Fontana della Lega, e in un primo tempo anche dal governo italiano, ma che ha diviso la stessa maggioranza, con i 5 Stelle che hanno chiesto e ottenuto il ritiro del patrocinio governativo.
In ogni caso, accanto a congressisti come Silvana De Mari, medico condannata per diffamazione per sostenuto di una relazione tra omosessualità e satanismo, Lucy Akello, parlamentare ugandese a favore di leggi contro l'omosessualità, o il rappresentante della chiesa ortodossa russa Dimitri Smirnov, che ha definito l'aborto "un assassino dei propri figli”, ci saranno tre ministri, Fontana, Marco Bussetti dell’istruzione e Matteo Salvini, e due governatori leghisti, Luca Zaia del Veneto e Massimiliano Fedriga del Friuli Venezia Giulia, tutti uniti nella difesa di quella che ritengono l'unica famiglia possibile, quella basta sul matrimonio fra uomo e donna.
Gran parte dei lavori, accompagnati da musica classica con una scelta di brani come la "Traviata", la "Carmen", o l'aria "la donna è mobile", si svolgeranno a porte chiuse, ma l’attenzione sull’evento è massima e già si annunciano delle contro manifestazioni: la Cgil sarà a Verona “per affermare - ha detto il segretario Maurizio Landini - un'idea di famiglia fondata sulla libertà delle persone e sul riconoscimento dei diritti civili di tutte le persone, uomini e donne", molte organizzazioni per i diritti delle donne faranno lo stesso e i 5 Stelle riuniranno a Cinecittà circa 600 giovani in aperta contrapposizione a Verona.
Appoggio all’evento invece dal partito di estrema destra Forza Nuova, che è stato accolto fra le organizzazioni che parteciperanno alla marcia per la famiglia di domenica, che chiuderà l’evento.
Alessandro Martegani