Amazon non ci sta. La compagnia fondata da Jeff Bezos ha messo nel mirino chi danneggia marchi ed affidabilità dell'azienda statunitense, guadagnando alle sue spalle pubblicando false recensioni di prodotti in vendita.
L'azienda ha presentato in Italia la sua prima denuncia penale a livello europeo. Il procedimento, insieme alla prima causa, in questo caso civile, in Spagna, ed a 10 nuove azioni legali intentate negli Stati Uniti, secondo una nota rilasciata dal gruppo, mira "ad individuare e bloccare operatori che gestiscono più di 11.000 siti web e gruppi social che alimentano il mercato delle false recensioni".
Come noto a chi regolarmente fa acquisti sul sito di Amazon, quando, si clicca su un prodotto, appaiono delle "stelline" sul gradimento dell'acquisto di precedenti acquirenti, e nei commenti è possibile trovare le loro valutazioni.
Secondo i legali, alcune persone, con un meccanismo illecito, procuravano contatti, gestendo più di 11.000 siti web e gruppi social, in modo da alimentare false recensioni, con lo scopo di aumentare la valutazione positiva del prodotto a beneficio dell'azienda che lo mette in vendita, il tutto, in cambio di denaro.
Sul tema, in Italia, è intervenuta anche l'associazione Altroconsumo, che ha depositato le denunce a quattro procure, Bologna, Ivrea, Milano e Roma. L'organizzazione ha inviato anche "una segnalazione ad Antitrust per far emergere questo ampio fenomeno", perché questa pratica "danneggia i consumatori ed il mercato: come pratica commerciale scorretta".
La denuncia depositata in Italia da Amazon prende di mira uno dei principali broker che vendono recensioni false e che avrebbe creato una rete di persone disposte a comprare prodotti su Amazon, ed a pubblicare "recensioni a 5 stelle in cambio di un rimborso completo dei loro acquisti".
Davide Fifaco