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La richiesta, diventata terreno di scontro elettorale nella campagna in atto in Emilia Romagna e Calabria, è stata approvata senza la presenza della maggioranza in aula, e con il voto favorevole dei senatori della Lega.
A pochi giorni dalle elezioni in Emilia Romagna, il caso è diventato terreno di scontro politico. La maggioranza non si è presentata in aula, lasciando la decisione all’opposizione. Lo stesso Salvini aveva chiesto di dare via libera al processo.
Una sconfitta di Pd e Movimento 5 Stelle potrebbe infatti avere ripercussioni sulla coalizione giallo rossa.
Per ricordare la sua figura sono stati pubblicati libri, ed è nelle sale un film sugli ultimi anni della sua vita, ma il paese è diviso nel giudicare il segretario del Psi coinvolto nelle inchieste di Tangentopoli.
La società, considerata responsabile dell’insufficiente manutenzione delle infrastrutture, ha però presentato un piano d’investimenti e si è già appellata alle istituzioni europee.
La decisione è stata contestata dalla Lega, che puntava a ottenere una legge maggioritaria.
Il testo è stato rimosso, e anche il ministero dell’istruzione ha condannato ogni riferimento a divisioni per censo.
Continua la trattativa fra il governo e Autostrade per l’Italia.
Alcuni senatori avevano ritirato l’adesione, ma le firme necessarie sono state rapidamente trovate grazie al soccorso dei senatori della Lega.
Continuano intanto le defezioni da parte dei parlamentari grillini: ieri altri due deputati sono passati al gruppo misto.
Il Ministero delle infrastrutture ha convocato con urgenza la società di gestione, già al centro della bufera per il caso del Ponte Morandi di Genova e in generale per la condizione delle infrastrutture nel paese.
Il premier però per ora è impegnato nel trovare una linea comune nella coalizione di governo in vista della verifica di maggioranza.
L’accordo è stato autorizzato dal Governo italiano ma ci sono già le prime riserve da parte dei sindacati.
Aumentano anche i dubbi sul controllo da parte della Banca d’Italia.
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