Cecilia Marogna, la donna coinvolta nell'indagine sull'ex numero due della segreteria di Stato Vaticana, il cardinale Angelo Becciu, è stata arrestata dalla Guardia di Finanza italiana su mandato di cattura internazionale emesso dal Vaticano.
La manager, proprietaria di una società con sede a Lubiana, la Logsic, avrebbe ottenuto dalla Santa Sede mezzo milione di euro per operazioni segrete umanitarie in Asia e Africa, ma avrebbe utilizzato almeno la metà dei fondi per acquistare beni di lusso.
Il denaro sarebbe stato versato in varie tranche sul conto della società con sede a Lubiana, rivelatasi però una società fantasma.
Il mandato d'arresto è stato eseguito dall’Interpol dalla Guardia di Finanza di Milano, con l’accusa di peculato per distrazione di beni.
Ora la Corte d'Appello milanese dovrà decidere sulla convalida dell'arresto e l’eventuale misura cautelare, e in seguito, nel giro di qualche settimana, si valuterà l'estradizione.
Cecilia Marogna, 39 anni, cagliaritana, aveva rapporti con la Segreteria di Stato vaticana dal 2016, quando il cardinale Angelo Becciu era Sostituto per gli Affari generali, ed era considerata esperta di relazioni diplomatiche e mediatrice nelle crisi internazionali. Lo stesso Becciu, ora privato di tutti gli incarichi e delle prerogative cardinalizie in seguito alle indagini sull’acquisto di un immobile di lusso in Sloane Avenue a Londra, in una lettera indicava la manager come una persona “di massima fiducia”.
(Red)