L'Istituto statistico conferma le stime preliminari sull'aumento dell'inflazione a luglio, nonostante un rallentamento dei prezzi energetici. Spesa più cara per gli italiani, aumentano anche trasporti e servizi. Il prezzo del 'carrello della spesa' in Italia corre a +9,1%, un aumento che non si osservava dal settembre 1984. Anche nel mese di luglio l'inflazione continua ad avanzare, nonostante la flessione dei prezzi energetici. Secondo i dati diffusi dall'Istat, che confermano le stime preliminari diffuse due settimane fa, a luglio i prezzi sono cresciuti dello 0,4% sul mese precedente e del 7,9% rispetto al luglio 2021. ll rallentamento dei prezzi dei beni energetici non frena quindi l'onda lunga delle tensioni inflazionistiche che si stanno diffondendo agli altri comparti merceologici. Nel quadro complessivo, quindi, sembra avverarsi la profezia di poche settimane fa della rivista inglese the Economist che titolava "l'inverno sta arrivando". Non è quindi solo una questione di petrolio e gas, ma un segnale che la vita delle famiglie nel nostro mondo si sta facendo via via più difficile, soprattutto in Italia, come fotografano i dati preliminari dell'Istat. A luglio 2022 i prezzi del comparto abitazione, acqua, elettricità e combustibili sono aumentati del 24,7% sullo stesso mese del 2021, rallentando rispetto alla crescita tendenziale di giugno (+28,1%). Entrando nel dettaglio dei dati, rallentano come detto i prezzi dei Beni energetici, in calo di 6 punti base dal +48,7% di giugno, e quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,0% a +4,6%). Accelerano invece in una forchetta compresa tra 0,5 e 2 punti percentuali i prezzi dei Beni alimentari lavorati, dei Servizi relativi ai trasporti, dei Beni durevoli e dei Servizi vari.
Valerio Fabbri