Non ci sono ancora certezze su se e quando gli italiani potranno circolare all’aperto senza indossare la mascherina. Dalla prossima settimana tutta la penisola sarà un zona bianca, con tutte le regioni a rischio basso, tranne tre, fra cui il Friuli Venezia Giulia, a rischio moderato, ma comunque con numeri di occupazione degli ospedali e tassi d’incidenza ben al disotto delle soglie di guardia.
Sull’obbligo delle mascherine ora si guarda agli altri paesi europei: la Francia si è allineata alla Germania annunciando la fine dell’obbligo all’aperto, la Spagna seguirà la stessa strada fra qualche giorno, in Israele non è più obbligatoria da aprile, e anche la Svizzera ha annunciato la decisione di eliminare la regola da fine giugno. Si tratta di paesi che hanno cifre anche meno buone dell’Italia, dove, in particolare fra le forze politiche di centro destra, si spinge per voltare pagina, ed eliminare un obbligo che gli italiani stanno osservando dallo scorso ottobre: più di otto mesi con il viso coperto anche all’esterno.
Roma però, nonostante le pressioni, sembra non avere fretta: uno dei traguardi che potrebbero determinare la caduta dell’obbligo è il numero dei vaccinati. Attualmente almeno un cittadino su due ha ricevuto la prima dose, lasciando spazio a una discussione sul tema, che però il governo non vorrebbe affrontare prima di luglio, fra due settimane, per poi intervenire a metà mese.
C’è però chi spinge per anticipare: "Chiederò a Draghi di dire basta alla mascherina all'aperto", ha detto Matteo Salvini.
Molti in realtà si sono già portati avanti: soprattutto nelle città d’arte e nei luoghi di villeggiatura non è infrequente vedere interi gruppi di turisti, ma anche di residenti, con la mascherina abbassata o anche non indossata, e il governo, nel caso di ulteriori attese, potrebbe trovarsi nella posizione di avallare un passo che in pratica è già stato compiuto dalla maggioranza dei cittadini.
Dall’altra parte ci sono però il Comitato tecnico scientifico e gli esperti, che ricordano come il virus circoli ancora. La questione fra l’altro rientra in una più ampia discussione che riguarda anche la proroga dello Stato d'emergenza, in scadenza il 31 luglio. ma che Mario Draghi vorrebbe allungare a fine anno.
Alessandro Martegani