"Sul Quirinale procedono gli incontri con tutte le parti in causa e il centrodestra ragionerà e voterà compatto, sarà determinato e determinante e il ruolo di Berlusconi è e sarà fondamentale. Sono fiducioso". Lo ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini che ha incontrato Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle. Un incontro definito cordiale, con i due che hanno parlato di Quirinale e di governo, spiegando ognuno il proprio punto di vista.
Silvio Berlusconi intanto continua a riflettere sul da farsi; secondo alcune indiscrezioni starebbe seriamente valutando di sciogliere la riserva sulla sua eventuale candidatura entro domenica, alla vigilia del primo giro di votazioni.
In questo senso è arrivata anche la precisazione di Vittorio Sgarbi che ha spiegato: "Berlusconi è ad Arcore e rimarrà ad Arcore, credo si esprimerà con dei bollettini. Mi pare chiaro che questa pausa sia diventata di riflessione, in cui lui possa elaborare un nome al posto del suo e lavorare con l'impegno di un padre della patria. Direi che da un giorno e mezzo siamo su questo punto".
Per il centrosinistra ha parlato il segretario del Pd, Enrico Letta che ha detto: "Di fronte all'assalto al Colle del centrodestra abbiamo dovuto trovare un equilibrio fra respingere l'assalto e tenere un canale di comunicazione, per un nome condiviso e non di parte, quindi non un nome di centrodestra. Dobbiamo trovare un accordo, su un nome super partes".
Riguardo alle possibili difficoltà di voto per chi è positivo al Covid, è arrivata una proposta da parte del presidente della Camera, Roberto Fico, che ha parlato del parcheggio della Camera come seggio elettorale, in modalità drive in, per i grandi elettori positivi o in quarantena. Servirà comunque, eventualmente, prima un intervento normativo per far arrivare i positivi al seggio.
Questa scelta logistica assicurerebbe la segretezza, la contestualità e la sicurezza del voto come in Aula, ed è coerente con le disposizioni costituzionali a presidio della libertà del parlamentare, legate nello specifico alla immunità della sede. Nel seggio opererebbero due segretari assistiti da funzionari di Montecitorio.
Davide Fifaco