Migliaia di bolognesi sono scesi in strada al grido di "Patrick libero", nel corteo organizzato per chiedere la liberazione dello studente egiziano, iscritto al master in studi di genere dell'Alma Mater di Bologna, incarcerato in Egitto.
Insieme a cittadini, studenti e professori sono scesi in piazza anche il rettore Francesco Ubertini ed il sindaco di Bologna, Virginio Merola, che ha affermato "Bologna è solidale, Patrick non merita di essere detenuto per aver espresso libertà di opinione". Il primo cittadino ha poi aggiunto che a Bologna l'università è nata prima del comune e gli studenti da sempre sono cittadini, non ospiti. Merola ha inoltre dichiarato che "la prima condizione della libertà è farsi sentire contro soprusi e oppressione. Bologna è allenata in questo". Il sindaco ha poi rilanciato l'appello al governo italiano ed all'Unione europea affinché facciano il possibile per la liberazione di Patrick Zaky. "È importante fare pressione insieme perché il nazionalismo non riesca a dividere. È Il momento per l'Europa di farsi sentire, come stanno facendo le città e gli atenei. Se necessario ritirate l'ambasciatore in Egitto. Ma prima fate capire che si tratta di una questione seria, che non riguarda solo una persona ma il futuro degli stati uniti d'Europa", ha aggiunto Merola, che ha concluso annunciando di aver pensato di dare la cittadinanza onoraria a Patrick, dichiarando che sarebbe comunque un di più, perché' lui è già cittadino di Bologna e che gli verrà conferita al suo ritorno, per festeggiare e per non dare pretesti a chi vuole fare il dittatore.
Sui media, inoltre, lo scrittore Roberto Saviano ha proposto di dare la cittadinanza italiana a Zaky, che "è in carcere a causa delle sue idee". Monica Cirinnà ed altri senatori del Partito Democratico chiedono alla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati una missione in Egitto, per verificare le condizioni di detenzione del ragazzo, ma anche per dare supporto ai famigliari ed agli avvocati.
Davide Fifaco