"Il Tar ci dà ragione e dispone che alla nostra imbarcazione venga consentito l'ingresso in acque territoriali italiane per dare soccorso alle persone a bordo". Lo sottolinea Open Arms, riferendosi all'imbarcazione in mare da 13 giorni con 147 migranti a bordo, rendendo nota la decisione del Tar del Lazio, che riconosce la violazione delle norme di Diritto Internazionale del mare, in materia di soccorso, presenti nel Decreto sicurezza bis, nonché la situazione di eccezionale gravità ed urgenza dovuta alla permanenza protratta in mare dei naufraghi.
La stessa ong ha quindi annunciato che si sta dirigendo verso il porto sicuro più vicino, quello di Lampedusa, in modo che i diritti alle persone a bordo vengano garantiti. Nelle ultime ore, la situazione sulla nave si era fatta sempre più drammatica, con l'imbarcazione in balia di onde e maltempo.
Il Viminale però contesta la decisione del Tar e proporrà ricorso urgente al Consiglio di Stato. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini è pronto a firmare un nuovo provvedimento di divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane. Salvini ha dichiarato: "Pensate in che paese strano viviamo, un avvocato del Tribunale amministrativo del Lazio vuole dare il permesso di sbarcare a una nave straniera piena di immigrati. Ancora nelle prossime ore firmerò il mio no, io complice dei trafficanti di esseri umani non lo sarò mai". Ha poi aggiunto: "C'è la nave di una ong spagnola in acque maltesi che fa ricorso a un tribunale italiano, non si capisce perché. Poi c'è una nave norvegese di una ong francese. È chiaro che c'è un disegno per tornare indietro, per riaprire i porti italiani e trasformare l'Italia nel campo profughi d'Europa. Finché ho vita non mi arrendo e resisto a questa vergogna, anche per rispetto degli immigrati che sono qua regolarmente. Non cambio idea, possono minacciarmi, denunciarmi, processarmi".
In precedenza, con una lettera indirizzata al ministro dell'Interno, il premier Giuseppe Conte aveva chiesto di "mettere in sicurezza i minori" a bordo della nave, come hanno poi fatto sapere fonti di Palazzo Chigi, secondo cui nella missiva il Presidente del Consiglio, agendo in coerenza rispetto a quanto fatto finora dal governo, ha richiamato le norme che impegnano a dare assistenza ai minori e alle persone in difficoltà.
Davide Fifaco