Ieri a Roma i cosiddetti "sovranisti" o "populisti" hanno posto il primo tassello per la corsa delle prossime elezioni europee. Il leader leghista Matteo Salvini ha incontrato Marine Le Pen, presidente del "Raggruppamento nazionale", per ufficializzare l'alleanza che li vedrà insieme il prossimo maggio per conquistare Bruxelles. I due hanno dichiarato di condividere gli stessi valori e che, a partire da questi, porteranno avanti quella che Salvini ha definito "una rivoluzione del buon senso". Entrambe, infatti, condividono "la stessa idea di Europa" e intendono battersi "contro i nemici dell'Europa che", secondo loro, "sono Juncker e Moscovici". Marine Le Pen ha quindi parlato della necessità di un'alternanza in Europa e di nuovi valori contro la mondializzazione. Anche per quanto riguarda il tema finanziario, che in questi giorni con lo spread in salita tocca direttamente l'Italia, Salvini ha detto di occuparsene come vicepremier, ma che come leader di partito si rende conto che i cittadini vogliono più attenzione per altri temi come il lavoro e le pensioni. Pronta la risposta da Bruxelles con il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker che ha dichiarato che bisogna "ostacolare questa marcia verso la non Europa ispirata dai populisti stupidi e dai nazionalisti limitati", distinguendoli dagli euroscettici che invece secondo lui pongono delle domande sensate alle quali c'è bisogno di dare una risposta.