Il ministro degli Esteri sloveno Anže Logar ha preso parte alla settima conferenza Roma MED, dove sono state discusse questioni attuali legate alle dinamiche nelle regioni del Mediterraneo, in Medio Oriente e nel nord Africa. Nel partecipare al panel sui beni comuni, Logar ha spiegato come lo sviluppo economico e la stabilità dei mezzi di sussistenza in Africa siano la chiave per ridurre le pressioni migratorie. L'obiettivo della conferenza è quello di creare un'agenda positiva che permetta di rivalutare gli approcci tradizionali nel rispondere alle sfide comuni del Mediterraneo tra cui la sicurezza, la prosperità condivisa, la società civile e soprattutto uno dei temi più attuali, quello dell'immigrazione. "In questo periodo difficile risulta fondamentale rafforzare la cooperazione tra l'Unione europea e i Paesi nordafricani", ha sottolineato il ministro Logar, ricordando l'importanza dell'affrontare in maniera congiunta il cambiamento climatico e la crisi energetica. A margine della conferenza ha incontrato il suo omologo italiano, Luigi di Maio, con cui ha discusso questioni bilaterali quali la restituzione del Narodni dom di Trieste alla minoranza slovena, confermata qualche giorno fa in via definitiva dal Parlamento italiano. I due hanno anche avuto uno scambio di opinioni in merito a dossier europei chiave che verranno discussi nel periodo della presidenza slovena di turno del Consiglio europeo. Intervenendo alla cerimonia di apertura della conferenza, il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha parlato di una collaborazione a lungo termine tra i paesi del Mediterraneo che non può limitarsi ai meri rapporti bilaterali o alla gestione delle crisi, ma deve svilupparsi in una prospettiva di crescita sostenibile. Alla base di questi obiettivi, ha insistito Draghi deve esserci quindi una visione condivisa per il Mediterraneo.
Maja Novak