Il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, ha spiegato che l'Italia sta lavorando con Germana e Francia per un protocollo comune europeo sull'emergenza Covid ed ha dato alcune precisazioni sul periodo delle festività natalizie. Il premier ha spiegato che se l'andamento dei dati proseguirà in questo modo a breve probabilmente non ci saranno più zone rosse. Niente vacanze sulla neve però, altrimenti si rischia di ripetere gli errori di Ferragosto. Non sarà possibile quindi permettere tutte le occasioni di socialità tipiche del periodo festivo.

Riguardo al vaccino Conte ha anticipato che non c'è un orientamento verso l'obbligo, ma una raccomandazione. Le prime dosi dovrebbero essere disponibili da fine gennaio, inizialmente per le categorie vulnerabili ed esposte. Inoltre, si sta lavorando per aprire le scuole prima di Natale.

Il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, Agostino Miozzo, ha affermato che "Le feste di Natale saranno un momento di serenità auspicabile però è comunque un incontro a rischio: il virus se ne frega dell'identità familiare". Se sarà replicato il "liberi tutti" dell'estate, ha avvertito Miozzo, “possiamo essere certi che a fine gennaio saremo nel pieno della terza ondata".

Intanto il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza con cui si rinnovano le misure restrittive relative alla Provincia autonoma di Bolzano e alle Regioni Basilicata, Liguria e Umbria. L'ordinanza è valida fino al 3 dicembre 2020, ferma restando la possibilità di una nuova classificazione come previsto dal Dpcm del 3 novembre 2020.

Davide Fifaco

Foto: MMC RTV SLO
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