“O arriva una proposta della controparte, particolarmente vantaggiosa per lo Stato, oppure procediamo alla revoca”. Giuseppe Conte non intende stare ad assistere mentre la sua maggioranza si spacca sulla vicenda di Autostrade per l’Italia e interviene direttamente imprimendo un’accelerazione alla decisione sulle concessioni.
La decisione di lasciare, “pro tempore” in attesa di decidere sulla revoca, la gestione del nuovo ponte di Genova ad Autostrade per l’Italia, società che fa capo alla famiglia Benetton e che gestisce la rete autostradale compreso il ponte crollato nell’agosto del 2018, ha provocato reazioni e scontri, anche interni alla maggioranza.
Il Movimento 5 Stelle ha ribadito la volontà di levare alle società della famiglia Benetton la gestione di tutta la rete autostradale, ma è stato attaccato dall’ex alleato Matteo Salvini: “Due anni di menzogne e tempo perso” ha detto il leader del Carroccio, “il governo – ha aggiunto - ha già premiato Atlantia, e quindi i Benetton, prorogando di due anni tutte le concessioni aeroportuali, tra cui quella degli aeroporti di Roma”.
Pd e 5 Stelle sono divisi e Conte ha sottolineato come la vicenda Autostrade “si trascini da troppo tempo: la procedura di revoca è stata avviata e ci sono tutti i presupposti per realizzarla, - ha aggiunto - perché gli inadempimenti sono oggettivi, molteplici e conclamati”. Conte si è detto “consapevole” delle insidie giuridiche che una revoca potrebbe comportare, confermando la soluzione della vicenda entro questo fine settimana”. La ministra delle infrastrutture Paola De Micheli ha intanto convocato Autostrade per l’Italia nel pomeriggio.
A Genova intanto si moltiplicano le reazioni sdegnate alla notizia che sarà Autostrade per l’Italia gestire il ponte che dovrebbe essere inaugurato ad agosto, a due anni dal disastro che ha bloccato la città ed è costatato la vita 43 persone. I parenti delle vittime e le amministrazioni locali hanno chiesto di levare immediatamente la concessione ad Autostrade per l’Italia.
I titoli di Atlantia, la società che controlla Autostrade per l’Italia, sono intanto calati in borsa dopo la decisione della Corte costituzionale di respingere il ricorso contro l'esclusione della società dalla ricostruzione del ponte Morandi.
Alessandro Martegani
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