Coprifuoco e chiusure si moltiplicano in Italia

Sono sempre di più le regioni e i comuni italiani che hanno deciso di varare nuove misure anti contagio, più severe rispetto a quelle decise dal governo.

L’esecutivo ha appoggiato finora le decisioni di governatori e sindaci, ma sta studiando un protocollo per fissare delle regole comuni, e non perdere il controllo del territorio, come avvenuto durante la prima ondata.

Da una parte i plausi ai governatori e ai sindaci che decidono di prendere iniziative per prevenire i contagi, ma dall’altra anche il timore di perdere il controllo della lotta all’epidemia, ed evitare gli interventi in ordine sparso che avevano caratterizzato la prima ondata.
Sono i due sentimenti del Governo italiano verso la decisione di molte amministrazioni locali di avviare nuove misure per cercare di spezzare la curva de contagi. Che la situazione preoccupi il governo lo aveva ammesso anche il ministro della salute Roberto Speranza, invitando i cittadini a limitare gli spostamenti e a rispettare le norme per evitare soluzioni più drastiche, ma i governatori sembrano voler anticipare il governo.
Dopo la Lombardia, che avvierà il coprifuoco probabilmente da domani, dovrebbero tornare anche le autocertificazioni per gli spostamenti giustificati da cause di lavoro, salute o stato di necessità, anche la Campania ha annunciato un provvedimento analogo; in Piemonte, oltre alle regole dell’ultimo decreto nazionale, ci sarà la chiusura dei centri commerciali durante il fine settimana e l’obbligo per le classi dalla seconda alla quinta della scuola superiore, di seguire per almeno il 50 per cento dei giorni la didattica digitale a distanza.
Analoghi provvedimenti dovrebbero essere presi anche in Liguria, con il divieto totale di assembramento ovunque sull'intero territorio, mentre in Puglia il governatore Emiliano ha chiesto provvedimenti sulla scuola a distanza.
Si muovono però anche i sindaci con chiusure di asili, parchi, intere aree delle città. Annullati definitivamente i mercatini di Natale in Alto Adige e a Trento.
Una serie di provvedimenti e ordinanze in cui il governo sembra voler mettere ordine: si parla di un protocollo per fissare delle linee guida per le misure anti-contagio decise da ogni singola Regione, ma anche di un nuovo decreto, probabilmente nel fine settimana, con nuove restrizioni, per cercare di frenare un aumento dei contagi che per ora sembra insensibile alle misure di prevenzione.

Alessandro Martegani