Un intervento forse più da leader che da arbitro, con posizioni e richieste molto nette al Parlamento e al Governo, qualche critica anche sulla giustizia e un richiamo forte all’unità, che però sembra aver messo d’accordo quasi tutti.
Il secondo settennato di Sergio Mattarella inizia nel migliore dei modi: il suo intervento. pronunciato subito dopo il giuramento, è stato molto applaudito in aula, in media ogni due minuti, e pressoché tutte le forze politiche sembrano essersi riconosciute perlomeno in parte degli argomenti toccati, ma non sono mancate le recriminazioni fra le forze politiche di centro destra, divise su un ritorno di Mattarella al Colle.
Perfino Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, unico partito all’opposizione, che si era opposta a un Mattarella bis, ha apprezzato le parole del confermato Capo dello Stato “in discontinuità”, ha detto, con il mandato precedente. “Condivido diversi passaggi - ha spiegato: - il richiamo all'attenzione contro le disuguaglianze, per i giovani e le donne, per la sicurezza sul lavoro, ma soprattutto i passaggi sulle correnti nella magistratura e la bacchettata a Draghi per i mancati diritti al Parlamento e all'opposizione. Non lo ha detto – ha concluso - ma io la interpreto così”.
Anche Matteo Salvini, che ha seguito l’intervento da casa perché positivo al Covid, ha apprezzato le parole di Mattarella e ha approfittato per ribadire la sua scelta di votare per un Mattarella Bis, decisione che aveva provocato la frattura con Giorgia Meloni: “Si è detto che il mio fallimento sarebbe stato riportare Mattarella al Quirinale, - ha commentato - ma oggi in Parlamento tutti lo applaudivano, evidentemente non è stato così sbagliato”. Più neutro il commento di Silvio Berlusconi, secondo cui il discorso del Capo dello Stato “rafforza la convinzione di aver ben agito chiedendo per primi la riconferma del presidente Mattarella”.
Apprezzamento incondizionato è giunto anche dalle altre forze di maggioranza: per Giuseppe Conte “non bisogna far cadere nel vuoto l'appello del Capo dello Stato quando ammonisce che non possiamo permetterci ritardi né incertezze, e non ci sono consentite distrazioni”, mentre Enrico Letta ha sottolineato la frase che ha indicato “le disuguaglianze non come il prezzo da pagare alla crescita, ma come un freno alla crescita reale”.
Tra i primi a commentare il discorso è stato Matteo Renzi, protagonista delle trattative che hanno riportato Mattarella al Quirinale e uno degli unici due leader, accanto a Giorgia Meloni , usciti dal confronto per il Colle con un aumento di consensi, al contrario di tutte le altre forze politiche che avrebbero invece accusato un calo: “Grande discorso del Presidente Mattarella, - ha scritto su Twitter - specie sulla giustizia”.
Alessandro Martegani