La campagna elettorale continua a pesare sul clima politico e in particolare e sulla maggioranza in Italia.
La conclusione della vicenda di Armando Siri, sottosegretario alle infrastrutture della Lega a cui è stata revocata la delega perché indagato per corruzione, non ha provocato la temuta crisi di governo, ma i rapporti nella maggioranza rimangono tesi e la campagna è vissuta solo sullo scontro interno fra Lega e 5 Stelle piuttosto che sui programmi e i candidati alle europee.
La Lega ha incassato la sconfitta su Siri, ma rilancia chiedendo provvedimenti immediati su Flat tax e riduzione delle tasse, e attacca anche sul tema della questione morale, richiamata dai 5 Stelle sulla vicenda Siri.
"La sindaca di Roma Virginia Raggi è indagata da anni - ha detto Matteo Salvini - ed è al suo posto: evidentemente ci sono presunti colpevoli di serie A e di serie B".
Salvini deve far fronte anche all'inchiesta lombarda che ha coinvolto anche il governatore Attilio Fontana, indagato per abuso d'ufficio, e sulla questione morale attacca Luigi di Maio: "Per me il governo va in crisi solo su un tema, sulla corruzione, - ha detto -, se l'inchiesta Siri dovesse allargarsi per me sarebbe un grande problema".
Anche Di Maio ha però criticato la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che negli ultimi mesi sembra essere sempre più distante dai vertici del partito, sulla vicenda dell'assegnazione di una casa a una famiglia rom nel quartiere di Casal Bruciato. La sindaca era intervenuta in prima persona, recandosi nel quartiere assediato dai manifestanti di estrema destra che avevano anche minacciato la famiglia, e aveva difeso la scelta del comune: una scelta che per Luigi di Maio sarebbe stata invece "un'inutile spettacolo", che rischierebbe di sottrarre consensi al Movimento.
Di Maio ha poi parzialmente modificato la posizione, solidarizzando con la sindaca "per gli attacchi e gli insulti disumani ricevuti da Casapound", ha detto, ma rimane il disappunto per la mossa di Virginia Raggi, appoggiata però molti esponenti del Movimento, che avrebbe sottratto visibilità alla vittoria dei 5 Stelle su Siri, catalizzando l'attenzione sulla vicenda di Casal Bruciato.
Alessandro Martegani