Aveva fatto un tampone martedì, ma non avrebbe avuto sintomi tipici del coronavirus Aurelio de Laurentis, presidente del Napoli, risultato positivo al Covid 19 dopo aver partecipato a Milano all'assemblea della Lega Calcio.
La notizia è stata confermata anche dal Napoli: De Laurentis ha partecipato alla riunione di Lega dove non era indispensabile indossare la mascherina perché, secondo l’organizzazione, veniva rispettato il distanziamento sociale, ha pranzato con altri presidenti dei club di serie A e incontrato i giornalisti al termine della riunione. Sarebbero dunque decine le persone con cui il presidente del Napoli ha avuto contatti, fra gli altri anche presidenti e dirigenti dei club, e che dovrebbero ora rispettare le procedure obbligatorie d’isolamento in attesa delle analisi.
De Laurentis, 72 anni, attualmente è a Capri con la moglie Jacqueline, anch'essa risultata positiva, e sta valutando se andare a Roma dove ci sono i medici che lo seguono abitualmente. Il presidente non vede la sua squadra da venerdì scorso: i giocatori del Napoli hanno effettuato i tamponi stamattina, e si attende l’esito per decidere i futuri impegni della squadra.
Sul caso De Laurentis e sulle tante positività nelle nazionali di calcio è intervenuto anche il presidente del Coni Giovanni Malagò: “Qualcosa non mi quadra – ha detto - mi sembra che qualcosina non abbia funzionato. I protocolli sono chiari e se c'è qualcuno che ha trasgredito c'è una responsabilità a tutti i livelli”.
La notizia sta anche alimentando il confronto sulle misure necessarie per garantire la sicurezza di giocatori e dirigenti, e anche per riaprire gli stadi. I club di Serie A vorrebbe far tornare i tifosi negli impianti, almeno parzialmente, entro metà ottobre, e chiedono un confronto con il governo per stabilire protocolli precisi, che, analogamente a quanto già accade per i palazzi dello Sport, prevederebbero una capienza limitata, il distanziamento sociale, e l’utilizzo della mascherina per tutto il pubblico durante le partite.

Alessandro Martegani