“La resistenza del popolo invaso rappresenta l'esercizio del diritto fondamentale di difendere la propria patria, che la Costituzione italiana prescrive addirittura come sacro dovere”.
La senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta e testimone della Shoah, pur senza citarle direttamente, si pone in parte contrapposizione alle parole di Papa Francesco che ieri, contestando l’aumento delle spese militari aveva ribadito come “La vera risposta non siano altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari ma – aveva detto il Pontefice - un’altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo, non facendo vedere i denti, e di impostare le relazioni internazionali".
Parlando in videocollegamento con il 17esimo Congresso nazionale dell'Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani, la senatrice a vita ha sottolineato invece come “non sia concepibile alcuna equidistanza” sulla guerra in Ucraina: “Se vogliamo essere fedeli ai nostri valori, - ha detto - dobbiamo sostenere il popolo ucraino che lotta per non soccombere all'invasione, per non perdere la propria libertà”.
Liliana Segre ha sottolineato come il sostegno a Kiev non debba trasformarsi in “inimicizia nei confronti del grande popolo russo, che subisce le conseguenze nefaste delle scelte e della condotta disumana dei suoi governanti, condotta – ha aggiunto - che reca offesa alla memoria dei 20 milioni di caduti dell'Unione Sovietica, dunque russi e ucraini insieme, nella guerra vittoriosa contro il nazifascismo”.
“La guerra assurda e sanguinosa che all’improvviso è tornata a sconvolgere il cuore della nostra Europa provoca in me un orrore che non mi è facile descrivere” ha spiegato, aggiungendo che “anche rispetto a questa mostruosità la nostra Costituzione ci offre una guida sicura: l’aggressione immotivata e ingiustificabile contro la sovranità dell'Ucraina rappresenta proprio l'esempio evidente del tipo di guerra che, più di ogni altro, l'articolo 11 della Costituzione ci insegna a ripudiare e la resistenza del popolo invaso rappresenta l'esercizio del diritto fondamentale di difendere la propria patria”.
Alessandro Martegani