“È un momento unico per la Libia, c'è un governo di unità nazionale legittimato dal Parlamento che sta procedendo alla riconciliazione nazionale. Il momento è unico per ricostruire quella che è stata un'antica amicizia”. Queste le prime parole del presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, nelle dichiarazioni congiunte con il Primo Ministro libico, Abdul Hamid Dabaiba.
Draghi ha aggiunto: “Un requisito essenziale per procedere con la collaborazione è che il cessate il fuoco continui. C'è la volontà di riportare l'interscambio economico e culturale ai livelli di 5-6 anni fa".
Il premier ha poi spiegato che è stato un incontro straordinariamente soddisfacente, in cui si è parlato di cooperazione sulle infrastrutture, sul settore energetico, su quello sanitario e su quello culturale. Inoltre, l'Italia aumenterà le borse di studio per gli studenti libici e l'attività dell'Istituto di Cultura italiano. La partnership diverrà una guida per il futuro nel rispetto della piena sovranità libica.
Infine, sull'immigrazione Draghi ha dichiarato: "Esprimiamo soddisfazione per quello che la Libia fa nei salvataggi e nello stesso tempo aiutiamo e assistiamo la Libia. Ma il problema non è solo geopolitico, e anche umanitario e in questo senso l'Italia è uno dei pochi Paesi che tiene attivi i corridoi umanitari".
Dabaiba ha invece precisato che una delle questioni più importanti è riattivare l'Accordo di amicizia del 2008, iniziando dalla costruzione dell'autostrada e dall'aumento della collaborazione nell'elettricità e nell'energia.
Il ruolo in Libia dell'Italia è inoltre ben visto anche dalla nuova amministrazione americana, che con Biden è tornata a guardare all'Europa ed al Mediterraneo con un nuovo interesse.
Critiche alle parole di Draghi arrivano però dal segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che ha dischiarato: “Draghi esprime soddisfazione per il lavoro della Libia sui salvataggi? Evidentemente gli sfugge la differenza tra salvataggio e cattura. In Libia i migranti vivono in condizioni inumane ed atroci, come confermato da tutte le organizzazioni internazionali. Esprimere soddisfazione per il lavoro della Libia su questo fronte mi pare francamente inaccettabile”.
Davide Fifaco