Un prevedibile successo del centro destra, con l'avanzata della Lega, tiene, ma staccato di quasi 20 punti, il centro sinistra, cala il Movimento 5 stelle.
Le elezioni in Abruzzo hanno fornito delle conferme rispetto agli andamenti descritti nelle scorse settimane dai sondaggi e dagli osservatori: la parte del leone l'ha fatta la Lega, che, con Forza Italia e Fratelli d'Italia sosteneva il neo governatore Marco Marsilio.
Il partito di Salvini ha ottenuto il 27 per cento rispetto al 13 delle politiche di un anno fa, ma è soprattutto il risultato dell'intero centro destra che viene sottolineato. Gli elettori hanno dato a Fratelli l'Italia, altra forza di destra in crescita con il 7 per cento, la prima presidenza di una regione, mentre cala ancora Forza italia, al di sotto della soglia psicologica del 10 per cento.
Proprio Silvio Berlusconi ha parlato però di un "grande successo, che apre una pagina nuova per l'Abruzzo" e di "un momento importante per il futuro del centro-destra e della politica italiana".
Crollano invece i 5 Stelle, passati dal 39,9 delle politiche del 2018, al 19,5 di ieri. I grillini ricordano che alle precedenti regionali il risultato era solo del 21, che correvano da soli, e che l'affluenza è stata di poco al di sopra del 50 per cento, ma il calo di consenso è evidente e potrebbe creare problemi in maggioranza.
Bisognerà valutare possibili contraccolpi sul governo: la possibilità di un rimpasto per riequilibrare le forze è all'orizzonte, ma comunque dopo le elezioni europee, che daranno un quadro nazionale del consenso delle forze politiche.
Cala ancora, ma forse meno del previsto, il centro sinistra: la coalizione allargata guidata dal Pd ha ottenuto poco più del 30 per cento, con il Pd passato dal 14 per cento delle politiche all'11,3. Il candidato Giovanni Legnini ha sottolineato il risultato, definendolo "un punto di partenza per il centrosinistra".
Alessandro Martegani