Da un nuovo rapporto di Save the Children Italia, risulta che quasi un genitore su sette, pari al 14,8%, tra quelli in condizioni socio-economiche più fragili, ha perso il lavoro a causa dell'emergenza legata al Covid-19, mentre oltre la metà lo ha perso temporaneamente. Inoltre circa un minore su cinque ha più difficoltà a fare i compiti rispetto al passato e tra i bambini tra gli otto e gli undici anni, quasi uno su dieci non segue mai le lezioni a distanza o lo fa una volta alla settimana. Emerge inoltre che più di sei genitori su dieci stanno facendo i conti con una riduzione temporanea dello stipendio; la percentuale di nuclei familiari in condizioni di vulnerabilità rispetto a prima del lockdown ora è quasi raddoppiata, prima era del 18,6% ora è del 32,3%”. Il 45,2% delle famiglie in maggiori difficoltà vorrebbe inoltre le scuole aperte tutto il giorno con attività extrascolastiche. Quasi la metà di tutte le famiglie intervistate con figli tra gli 8 ed i 17 anni ha dovuto ridurre le spese alimentari ed il consumo di carne e pesce, una famiglia su tre ha dovuto rimandare il pagamento delle bollette ed una su quattro l'affitto.
Da una stima dell'Istat risulta invece che a marzo 2020 l'indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito del 28,4% rispetto a febbraio. Nel primo trimestre dell'anno il livello di produzione è sceso dell'8,4% rispetto ai precedenti 3 mesi. Tutti i principali settori registrano tendenze negative, ad esempio quello di fabbricazione di mezzi di trasporto è di -52,6%, le industrie tessili e di abbigliamento -51,2%. Il calo minore si registra nelle industrie alimentari, di bevande e di tabacco.
Intanto a premere e lanciare l'ultimatum per riaprire il più possibile servizi e negozi dal 18 maggio non sono più solo i governatori leghisti e di centrodestra, ma anche Michele Emiliano, presidente della Puglia, appartenente al Partito Democratico. Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia assicura che le regioni avranno presto le linee guida da seguire per le riaperture. Lo stesso Emiliano aveva ribadito che se le linee guida dell'Inail non arriveranno per i 18 maggio, in Puglia lui aprirà comunque barbieri, parrucchieri e centri estetici, sulla base di protocolli regionali. Imminente quindi il confronto Stato-Regioni, con la partecipazione del premier Giuseppe Conte ed il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Davide Fifaco