Il via libera alla selezione delle offerte per la fornitura di 3 milioni di banchi monoposto, e la firma dell’ordinanza che prevede oltre 50 mila posti in più fra docenti e personale scolastico, con una priorità per la scuola dell'infanzia e la primaria.
Sono i provvedimenti emanati nelle ultime ore dal governo italiano per garantire la ripresa in sicurezza delle lezioni a scuola a metà settembre, ma le incertezze su come i ragazzi italiani riprenderanno l’attività sono ancora molte.
La polemica maggiore riguarda sempre l’ordine dei banchi, tre milioni, 440 mila dei quali monoblocco con le rotelle, che dovranno essere costruiti e forniti entro metà settembre. Per il bando di fornitura sono state presentate 14 offerte da parte di gruppi di aziende italiane ed estere e la decisione della commissione dovrebbe giungere entro il 12 agosto.
I tempi per realizzare e consegnare il materiale però sono strettissimi, e gli stessi produttori hanno stimato in tre quattro mesi il tempo necessario per un’azienda media per produrre 200 mila banchi, che poi dovranno essere portati a destinazione e posizionati. Alle scuole dovranno essere forniti in tempi record anche i test sierologici per gli insegnanti e il personale scolastico non docente, e 11 milioni mascherine al giorno.
Anche sul fronte del personale il tempo stringe: il ministero dell’istruzione ha confermato 50 mila posti in più fra docenti e non docenti, con l’intenzione di ridurre progressivamente, anche al di là dell’emergenza, il numero degli studenti nelle classi, con uno stanziamento di un miliardo di euro in due anni. Potrebbero però non bastare e nei prossimi decreti si potrebbero prevedere ulteriori assunzioni.
In vista della scadenza per l’inserimento nelle graduatorie per le supplenze intanto, fissata a mezzanotte, sono già state presentate più di 800 mila richieste.
Alessandro Martegani