Questa volta i sistemi di sicurezza sembrano aver funzionato, ma rimane il fatto che l’Italia continua a essere al centro degli attacchi informatici da parte di hacker, in questo caso russi.
L’azione è partita poco dopo, o addirittura nel corso della visita della premier Giorgia Meloni a Kiev, ed è stata diretta contro i siti di diverse aziende e istituzioni.
Protagonista dell’azione il gruppo di hacker filorussi “NoName057”, che aveva l'obiettivo, secondo gli autori che hanno rivendicato l’azione su Telegram, di smascherare "l'Italia russofoba”. “Dopo la colazione con i croissants francesi, siamo andati a mangiare una pizza in Italia" hanno scritto gli hacker, sostenendo di aver bloccato gli accessi al sito del ministero della Difesa.
Fra gli obiettivi c’erano anche i siti del ministero degli Esteri, quello del Ministero dell’interno e quello delle Politiche Agricole, ma anche il portale per il rilascio della carta d'identità elettronica, quello dei Carabinieri, della banca Bper, della società di utility A2a e del gruppo Tim.
Si tratta di un attacco di tipo Ddos (Distribuited denial of service), con cui gli hacker inviano migliaia di false richieste di accesso ai siti rallentandone o bloccandone del tutto il funzionamento. Questa volta però, al contrario di quanto avvenuto nel maggio scorso con un attacco da parte di un altro gruppo filorusso, Killnet, le difese sembrano aver retto: non appena iniziate le attività sospette sono scattate le procedure di sicurezza e sono stati bloccati tutti gli accessi provenienti da indirizzi IP all'estero. L’accesso ai siti è stato al massimo rallentato.
Si tratta in ogni caso di una sola battaglia all’interno di una guerra più ampia e che vede una strategia dei gruppi hacker filorussi, spesso sostenuti direttamente da Mosca e con contatti con l’intelligence militare russa, per portare attacchi ai sistemi occidentali, come conferma lo stesso gruppo “NoName057”: "Continueremo – hanno scritto si Telegram - il nostro affascinante viaggio attraverso l'Italia russofoba".
Alessandro Martegani