Due decreti separati: uno sulla sicurezza e un altro sull’immigrazione. Questo quanto emerso dal vertice tenutosi a Palazzo Chigi tra le forse di maggioranza per modificare i decreti Salvini.
Il Movimento 5 Stelle frena sui permessi umanitari. Il capo politico del movimento Vito Crimi ci ha tenuto a sottolineare che non bisogna tornare indietro, poiché ciò vanificherebbe i risultati ottenuti.
Giudizio positivo da parte dei rappresentanti al tavolo di lavoro del Pd che hanno parlato di condivisione di vedute, ma anche della volontà di rivederne gli aspetti negativi.
Salvini attacca l’iniziativa sostenendo che rivedere il decreto significa depotenziare l’agenzia antimafia e le forze dell’ordine visto che al suo interno c’erano una serie di voci relative all’implementazione della sicurezza nel paese. A rispondergli Fratoianni di Leu che lo accusa di fare la solita propaganda.
Intanto la maggioranza cerca di accelerare anche sulla legge elettorale, spingendo affinché l’iter si concluda entro il 29 marzo, quando si terrà il referendum, confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari.
Barbara Costamagna