Le concessioni ad Autostrade per l’Italia ridiventano uno dei punti critici per la maggioranza di governo in Italia.
Lo scontro fra il Movimento 5 Stelle e Atlantia, il gruppo che fa capo alla famiglia Benetton e che detiene la maggioranza della società che gestisce la gran parte della rete autostradale italiana, si è improvvisamente riacceso, a due anni dal crollo del Ponte Morandi e a poche settimane dal completamento della campata del viadotto che ha preso il posto del ponte crollato.
Autostrade, secondo quanto denunciato dal vice ministro delle infrastrutture Giancarlo Cancelleri, avrebbe chiesto di poter accedere a un prestito garantito dallo Stato, si parla di miliardi di euro, e minacciato di non investire più sulla rete in caso di mancato accesso ai fondi.
La posizione dura di Atlantia è stata confermata dallo stesso gruppo, che in un consiglio di amministrazione straordinario ha dato indicazione alla propria controllata di sospendere investimenti per 14 miliardi e mezzo, e di procedere solo a lavori di messa in sicurezza con 900 milioni stanziati dalla holding. Atlantia ha anche contrattaccato, accusando il governo avere atteso troppo nel procedimento seguito al disastro del Morandi, e di aver declassato Autostrade per l’Italia nel decreto milleproroghe, impedendo di fatto l’accesso ai finanziamenti, e danneggiando la società in borsa. Il gruppo ha minacciato addirittura l’avvio di procedimenti legali per la tutela della società.
Una linea definita “un ricatto” dallo stesso viceministro dei 5 Stelle, partito che fin dal crollo del Morandi punta a revocare la concessione alla società controllata dai Benetton. “Abbiamo perso solo tempo, - ha detto Cancelleri - mi rivolgo alle altre forze di maggioranza, a Italia Viva e al Pd: revochiamogli le concessioni, questa non è gente seria”.
Il piano dei 5 Stelle sarebbe quello di commissariare direttamente Autostrade per l’Italia, e i grillini non esitano ad attaccare la titolare del dicastero delle infrastrutture, la ministra Paola De Micheli, che non avrebbe reso noti alla maggioranza i contenuti delle trattative con la società concessionaria.
La posizione di Pd e Italia viva però è molto più prudente: i due partiti invitano i grillini a moderare i toni, puntando a preservare la concessione e soprattutto la struttura e l’occupazione di Autostrade per l’Italia.
Alessandro Martegani