In un clima di generale diffidenza fra le forze politiche di governo dopo le elezioni europee, la vicenda dei mini-bot sembra aver aumentato ancor di piu' le distanze fra i due leader di Lega e 5 Stelle, Salvini e Di Maio, e il ministro dell'economia Giovanni Tria.
I mini-bot, titoli di stato emessi in forma esclusivamente cartacea, che nelle intenzioni di Salvini, e anche di Di Maio, dovrebbero servire per saldare i debiti della pubblica amministrazione, diventando anche uno strumento di pagamento interno, hanno infatti incontrato la netta contrarieta' del ministro dell'economia, che già in passato aveva opposto una dura resistenza alle iniziative finanziarie dei leader della maggioranza.
La preoccupazione principale di Tria e' che si crei nuovo debito, incorrendo in nuovi richiami e sanzioni da parte di Bruxelles, ma il timore non dichiarato e' che l'avvio di un simile strumento possa essere interpretato da Bruxelles e dai mercati, nonostante le rassicurazioni della Lega, come un primo passo per uscire dall'euro.
Critico con i mini-bot e' pero' anche il premier Giuseppe Conte. I mini-bot sono "una iniziativa parlamentare" della Lega che "presenta diverse criticità", ha detto Conte, che incontrerà a breve i due leader dei partiti di governo per cercare un nuovo equilibrio, ma che non ha nascosto la propria irritazione per i continui attacchi interni alla maggioranza.
L'opposizione intanto reagisce: "I minibot sono una grande truffa - ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti -, fanno ancora debiti per pagare i debiti che hanno già fatto".
Un "no" deciso ai mini-bot e' giunto pero' anche dal presidente degli industriali, Vincenzo Boccia, che ha invitato a non incrementare il debito pubblico.
Salvini e di Maio pero' non intendono rinunciare: "Sullo strumento si può discutere - ha detto Salvini - ma sul fatto che sia urgente pagare le decine di miliardi di euro di arretrati e di debiti che la pubblica amministrazione ha nei confronti d'imprese e famiglie deve essere chiaro a tutti, - ha concluso - in primis al ministro dell'Economia".
Alessandro Martegani