Sarà un’altra settimana di protesta anche in Italia per gli agricoltori. Dopo le manifestazioni con i trattori in tutta la penisola, oltre che in Europa, la categoria intende continuare a fare sentire la propria voce contro la Politica agricola comune dell’Unione europea, che per il quadriennio 2023-2027, prevede norme che hanno l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, ma ritenute troppo punitive per il settore.
Nel mirino degli agricoltori soprattutto l’obbligo di rotazione delle colture e di destinare almeno il 4 per cento dei terreni coltivabili a usi non produttivi,, a tutela della biodiversità, oltre alla riduzione dell’uso di fertilizzanti di almeno il 20 per cento. Contestati anche l’intesa commerciale con i Paesi del Mercosur, il mercato comune dell'America meridionale, che farebbe entrare in Europa grandi volumi di alimenti sudamericani, e l’allentamento dei dazi sui prodotti ucraini, che ha fatto crollare i prezzi delle produzioni europee.
Una situazione che, dicono gli agricoltori, riduce sempre di più i margini di guadagno, e che alimenta la protesta che continuerà in tutta Italia per quasi tutta la settimana e che ha il più o meno esplicito appoggio di membri del governo, come il vicepremier Matteo Salvini o la ministra del Turismo Daniela Santanchè, e anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: "Noi – ha dichiarato Fontana - siamo sempre a loro fianco. Siamo consapevoli che delle norme europee vanno contro di loro".
Anche nelle ultime ore un serpentone di trattori si è diretto verso Roma, e sempre nella Capitale è stata annunciata una manifestazione con circa duemila trattori nei prossimi giorni.
Nel Casertano gli agricoltori hanno gettato dai trattori frutta e verdura, e ne hanno regalata ai cittadini di passaggio in auto. Continua anche la protesta di agricoltori e pastori davanti al porto di Cagliari, mentre a Milano un presidio ha aggiunto la sede del Consiglio regionale.
Il tema è arrivato fino alla conferenza stampa di presentazione del 74 esimo Festival di Sanremo: il presentatore e direttore artistico Amadeus ha definito “la protesta dei trattori assolutamente giusta, sacrosanta, per il diritto al lavoro e alla tutela del proprio posto di lavoro”. "Se vengono – ha aggiunto – li faccio salire sul palco”.
Alessandro Martegani