Il presidente del Consiglio Conte in videoconferenza ha tenuto una riunione con i segretari delle principali sigle sindacali, Landini, Furlan e Barbagallo. Presenti anche il sottosegretario Fraccaro ed i ministri Gualtieri, Patuanelli e Catalfo. Conte ha affermato che bisognerà rimboccarsi le maniche perché ci sarà una brusca caduta del Pil. La volontà è di non lasciare nessuno indietro. La previsione al ribasso del Prodotto interno lordo è del -8%, ma il rischio è di una ulteriore contrazione incrementando l'emergenza economica e sociale.
“Stiamo scrivendo un capitolo importante di questa dura prova - ha detto ancora il premier -, quello legato alle misure economiche. È un piano cospicuo, dobbiamo essere efficaci per sostenere famiglie, lavoratori e imprese. Siamo al lavoro per preservare i livelli occupazionali. Quello di cui stiamo parlando è un intervento importante ma certo non sarà la panacea di tutte le conseguenze negative che stiamo vivendo, ma stiamo facendo il possibile per limitare i danni".
"Per far ripartire davvero il Paese abbiamo bisogno di un 'patto sociale' per coniugare modernità e equità. Per questo in prospettiva è prezioso l'avvio di un tavolo progettuale con le parti sociali", ha detto il premier Conte ai sindacati. "Un tavolo volto a definire forme contrattuali innovative e adeguate a nuove forme di lavoro, a ragionare sui modelli di sviluppo e formazione per rilanciare la crescita, tanto nel privato quanto nella Pubblica amministrazione, ed a promuovere forme di sviluppo partecipativo. Questi i capisaldi su cui lavorare insieme".
Si studia inoltre l'introduzione del reddito di emergenza. Nel prossimo decreto di maggio ci saranno "una semplificazione per le procedure di trasmissione e lavorazione delle domande di Cig" e "tutele per i lavoratori dello spettacolo e dello sport", ha detto il ministro del Lavoro e della Politiche sociali, Nunzia Catalfo. Inoltre con il decreto legge di maggio il blocco dei licenziamenti sarà portato da due a cinque mesi, quindi sarà allungato di altri tre mesi, ha spiegato Catalfo in videoconferenza. Catalfo ha sottolineato che in questi mesi di emergenza l'Inps ha dovuto trattare prestazioni eccezionali per 11 milioni di lavoratori e che nel decreto ci sarà una semplificazione per gli ammortizzatori sociali che porterà alla riduzione dei tempi di erogazione.
Davide Fifaco