Nella giornata in cui si continuerà a parlare di come gestire la crisi migratoria a livello di Comunità europea, in Italia prosegue la polemica tra chi appoggia la linea del Ministro degli Interni Matteo Salvini, improntata al non intervento in mare, e coloro che ritengono invece che si tratti di un dovere.
Questa notte la nave Vos Thalassa, rimorchiatore a servizio di piattaforme petrolifere è, infatti, intervenuta per recuperare una sessantina di migranti, anticipando secondo il Ministro degli Interni "l'intervento della guardia costiera libica che era già stata allertata". La posizione di Salvini era, quindi, contraria all'apertura dei porti italiani al natante che in nottata ha invece lasciato il gruppo di migranti a una nave della guardia costiera italiana, la Diciotti, che secondo il Viminale non sarebbe dovuta intervenire perché si trovava più lontano dei colleghi libici. "La guardia costiera italiana non può sostituirsi a quella libica", ha fatto sapere il Ministero degli interni, bacchettando il capitano e l'equipaggio della Diciotti.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il pentastellato Danilo Toninelli, ha invece appoggiato via twitter l'operato della guardia costiera dicendosi orgoglioso della "nave Diciotti che ha preso a bordo 60 migranti che stavano mettendo in pericolo di vita l'equipaggio dell'incrociatore italiano Vos Thalassa".