“Nella reazione dei cittadini ho colto grande voglia di ripartire, ma anche consapevolezza che bisogna farlo nel rispetto delle regole", queste le parole di Giuseppe Conte, che ha aggiunto “Gli spostamenti sui mezzi pubblici e il ritorno al lavoro di milioni di persone si stanno svolgendo senza eccessivi disagi. È un primo passo incoraggiante, ma non dimentichiamo che la strada è lunga e non dobbiamo mai abbassare la guardia".
Come noto le attuali misure di sicurezza saranno in vigore fino al 17 maggio, periodo in cui quotidianamente le Regioni forniranno dati aggiornati. Conte ha inoltre spiegato che non verranno ignorate le richieste di alcuni territori e di alcune particolari categorie di anticipare l'apertura delle rispettive attività, ma la priorità è sempre l'interesse generale della tutela della salute di tutti i cittadini. Nelle prossime ore, inoltre, fitto programma di incontri tra Conte, i sindacati e gli imprenditori, in vista del prossimo decreto economico.
Il premier interviene anche sulle polemiche e le accuse degli USA alla Cina sulla diffusione del Coronavirus, con le parole "A tempo debito sarà inevitabile, una volta acquisite tutte le necessarie informazioni, accertare eventuali responsabilità nella gestione della pandemia che a livello internazionale hanno condizionato l'attuale emergenza".
Intanto da un sondaggio risulta che gli italiani giudicano che la gestione dell'emergenza Coronavirus nel loro Paese sia stata più efficace rispetto agli altri paesi europei, Germania compresa, e degli Stati Uniti: soltanto alla Corea del Sud viene riconosciuta un'efficacia maggiore.
Sulla fase 2, invece, l'opinione pubblica si divide: il 39% degli intervistati approva le attuali norme, mentre gli altri si dividono tra chi le ritiene troppo restrittive e chi invece le valuta non sufficientemente prudenti. Circa un terzo degli intervistati considera invece troppo restrittive le posticipazioni delle riaperture di parrucchieri, bar e ristoranti ed anche il prolungamento del divieto di celebrare Messa.
Davide Fifaco