Sono 700 mila gli elettori chiamati a rinnovare il consiglio e la giunta regionale dell’Umbria.
Si tratta del primo test elettorale dopo la nascita del nuovo governo Pd 5 – Stelle e il voto si è caricato valore nazionale: il centro destra, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia riuniti per l’occasione, puntano sul successo della propria candidata, la senatrice della Lega Donatella Tesei, per dare impulso alla ricostituzione del centrodestra. Le forze di governo, Pd, 5 Stelle e Leu, hanno deciso di presentare un candidato comune alla presidenza, l’imprenditore Vincenzo Bianconi, cercando di far dimenticare l’epilogo della passata consigliatura, chiusa anzitempo per l’indagine che ha causato le dimissioni della giunta guidata dalla Pd Catiuscia Marini.
È fra l’altro la prima volta che i 5 Stelle si presentano in coalizione con un’altra forza politica, e anche il primo appuntamento per valutare il Pd dopo la scissione di Matteo Renzi.
Nelle ultime settimane la regione del centro Italia ha visto la presenza di molti esponenti politici nazionali, e per la chiusura della campagna elettorale a Narni ci saranno il ministro degli esteri e leader del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio, il segretario del Pd Nicola Zingaretti e il ministro Roberto Speranza di Liberi uguali. In Umbria anche il premier Giuseppe Conte, in Umbria per illustrare il decreto terremoto. Lo stesso Conte ha però smentito che il voto umbro possa avere valore nazionale.
Chiusura in Umbria anche per Matteo Salvini che invece interpreta il turno elettorale nella regione come una sorta di sondaggio per gli equilibri nazionali, si dice sicuro di poter strappare al centro sinistra quella che veniva ritenuta una roccaforte rossa, e che l’Umbria sarà un anticipo delle sfide che si terranno in altre 6 regioni nel 2020.
Alessandro Martegani