In queste ore il Governo italiano è al lavoro per gli ultimi accorgimenti sulla manovra di bilancio in vista della scadenza posta per questa sera da Bruxelles. Dovrebbe essere dato il via al decreto fiscale che prevede il condono, sul quale Lega e Cinque Stelle continuano a trattare; e si stanno anche ponendo le basi per il tanto contestato reddito di cittadinanza.
Il premier Giuseppe Conte ha annunciato che si sta cercando di modulare le previste offerte di lavoro in base alla distribuzione geografica. Una misura profondamente voluta dal Movimento Cinque Stelle che intende così replicare alle accuse che il reddito sia solo la solita trovata assistenzialistica per il Sud del paese. Il vicepremier Luigi Di Maio ha dichiarato che saranno ugualmente distribuite sul territorio non solo le offerte di lavoro ma anche i benefici, che vanno da 780 euro per i single a 1400 per i nuclei familiari; che secondo il Governo dovrebbero andare per il 47% nel nord Italia.
Un dato in contrasto con le percentuali dell'attuale reddito di inclusione che vede il 70% dei beneficiari al Sud, contro i restanti 18% e 12% suddivisi tra Nord e Centro. Allo studio anche modalità per non penalizzare chi rifiuterà come prima offerta un'occupazione al di fuori della propria città o regione.
Il costo complessivo dell'operazione dovrebbe essere di 10 miliardi di euro, con i quali si dovrebbe coprire circa 6,5 milioni di cittadini italiani; visto che ad usufruirne saranno solo coloro in possesso della cittadinanza o residenti nel paese da almeno dieci anni.