Le quasi dieci mila dosi di vaccino della Pfizer-Biontech stanno lasciando la sede belga per arrivare in Italia, precisamente all’Istituto Spallanzani di Roma. Dai confini italiani saranno accompagnati dalle forze dell’ordine fino alla capitale. Il 26 dicembre saranno quindi distribuite ai 21 siti principali di riferimento in vista del “V-Day” europeo previsto per domenica. L’obiettivo, secondo quanto dichiarato dal premier Giuseppe Conte, è quello di arrivare entro aprile a 10-15 milioni di cittadini vaccinati, in modo da aver un impatto significativo in tutto il Paese. Nel caso di un rifiuto di massa il governo eventualmente dovrà pensare a qualche provvedimento, cercando però di non arrivare ad una vaccinazione obbligatoria. Per l'immunità di gregge è quindi tutto basato sul comportamento individuale. Secondo quanto dichiarato dal Commissario straordinario Domenico Arcuri, la Pfizer ha assicurato che nella settimana dal 28 dicembre arriveranno altre 450 mila dosi, portate direttamente dall'azienda nei 300 punti somministrazione scelti con regioni e province autonome.
Intanto in Italia si registra un lieve aumento del rischio, con 5 regioni (Liguria, Marche Puglia, Umbria e Veneto) classificate ad alto rischio. Questo quanto emerge da un documento di monitoraggio del Covid redatto dall’Istituto Superiore di Sanità. Dodici Regioni o Province autonome sono classificate a rischio moderato. Inoltre, sempre Secondo l'Istituto Superiore di Sanità, l'Rt negli ultimi giorni è leggermente salito, da 0,86 a 0,90. A destare maggiore preoccupazione è la situazione del Veneto che per la terza settimana consecutiva è a rischio alto, con una incidenza estremamente elevata. Per quanto riguarda la pressione sugli ospedali sono 13 le Regioni ancora oltre soglia critica per i ricoveri. In generale, comunque, il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva supera ancora le soglie critiche di occupazione.
Davide Fifaco