Non sono solo le misure e le risorse contenute nella manovra di Bilancio a dividere la maggioranza: Lega e 5 Stelle sembrano infatti avere visioni differenti anche su temi come la giustizia e la sicurezza.
Al centro del dibattito soprattutto la modifica delle norme sulla prescrizione, che il ministro della giustizia, Alfonso Bonafede, dei 5 Stelle, vorrebbe bloccare dopo il processo di primo grado.
Si tratta di una proposta chiave per il Movimento di Luigi Di Maio, ma a cui la Lega sembra contraria: la sospensione della prescrizione al primo grado di giudizio, ha detto la ministra della funzione pubblica Giulia Bongiorno, area Lega, "è una bomba nucleare sul processo, sono molto preoccupata". "Bongiorno sbaglia - ha detto il ministro della giustizia Bonafede - la bomba atomica che rischia di esplodere è la rabbia dei cittadini di fronte all'impunità".
Come se non bastasse la Lega ha nuovamente messo in discussione il provvedimento forse più importante per i Movimento 5 Stelle, il reddito di cittadinanza, risorse che, per il sottosegretario Armando Siri, dovrebbero andare alle imprese che formano i lavoratori e non direttamente ai cittadini.
Posizioni che per i 5 Stelle puntano a violare il contratto di governo, mettendo a rischio la stabilità dell'esecutivo giallo verde, che sarebbe diviso anche su altri capitoli come la Tav, la legittima difesa, una serie di nomine. Anche Di Maio ha richiamato la maggioranza all'unità, ma divisioni emergono anche all'interno dello stesso Movimento, sull'imminente votazione sul decreto sicurezza: alcuni senatori grillini hanno annunciato di voler votare gli emendamenti dell'opposizione, e hanno accusato lo stesso Di Maio di non voler accettare il confronto.
"Non ci siamo mai divisi in correnti e non ho mai visto differenze di vedute importanti" ha però detto Di Maio, "se cominciassimo a litigare adesso, gli italiani non ce lo perdonerebbero".