La curva dei contagi sale ed il Governo italiano corre ai ripari, con un'ordinanza che sarà firmata a breve dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Previsto lo stop alle attività di ballo e l'obbligo di mascherina, dalle 18 alle 6, anche all'aperto nei luoghi densamente frequentati, soprattutto dai giovani. Inoltre, questa volta non sono ammesse deroghe con ordinanze regionali. Gli operatori dei locali da ballo sono ovviamente insorti, lamentando perdite per il settore pari a circa 4 miliardi di euro. Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha promesso che nel Decreto-legge di agosto saranno inserite risorse specifiche per ripianare il danno economico. Comunque, già il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 7 agosto non lasciava spazi alle riaperture. Diversi governatori, però, avevano firmato ordinanze per consentire l'attività dei locali che in estate movimentano un notevole flusso finanziario. Francesco Boccia, ministro degli Affari regionali, ha convocato con urgenza i presidenti di Regioni per definire e condividere provvedimenti restrittivi. Due i principali fattori che hanno portato alla decisione: il continuo aumento dei nuovi positivi e la situazione negli altri Paesi europei, alle prese con numeri ancora più alti di contagiati.
Speranza ha spiegato la scelta sottolineando che non si possono vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati ed ha aggiunto che la priorità deve essere la riapertura delle scuole in piena sicurezza a settembre.
Tra coloro che da subito hanno sollevato obiezioni all'ordinanza anche il governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che ha avanzato una proposta di mediazione: discoteche aperte, ma con obbligo di mascherina in pista. Questa ipotesi non è passata e Fedriga ha criticato "le contraddizioni di un'ordinanza di difficile applicazione, che colpisce duramente uno specifico settore senza avere evidenze statistiche di una correlazione tra il ballo e i casi di Coronavirus".
Davide Fifaco