"Un incontro concreto, proficuo, che avvia un percorso comune che parte da lavoro, meno burocrazia, e sviluppo delle infrastrutture per rilancio dell'economia e del Paese".
A nemmeno 24 ore dalla manifestazione della Lega a piazza del popolo e da quella di Torino dei No Tav, Matteo Salvini ha incontrato i rappresentanti degli imprenditori e del mondo produttivo del paese al Viminale, per parlare di manovra ma soprattutto delle infrastrutture. La preoccupazione di Confindustria e delle altre organizzazioni sul blocco di opere come la Tav sembra essere stato raccolto dal leader della Lega, che ha marcato le distanze già note con i 5 Stelle sulla rete d'infrastrutture in via di realizzazione.
La posizione della Lega e di Salvini a favore della Tav del resto era nota: "C'è un contratto, vediamo cosa dicono i tecnici ma mi devono dimostrare che conviene fermarla", aveva detto il leader della Lega, confermando anche nell'incontro che si tratta di un'opera fondamentale per lo sviluppo del paese.
Anche sulla manovra, ancora indeterminata dopo l'approvazione da parte della camera in attesa del risulto del confronto con la Commissione europea, Salvini ha confermato che, pur cercando il dialogo con Bruxelles, il governo non intende rinunciare al proprio progetto di rilancio dell'economia, e che, altro punto di distanza dai 5 stelle, non ci sarà alcuna nuova tassa sulle automobili.
Tutta punti apprezzati dagli imprenditori, preoccupati da una parte dal blocco delle infrastrutture determinato dalla posizione dei 5 Stelle, dall'altra dalla possibilità che un contrasto con Bruxelles porti a una limitazione sui fondi europei.
"Il clima e il dialogo sono sicuramente andati bene, ora però aspettiamo i fatti" ha commentato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che ha anche ribadito l'irrinunciabilità delle infrastrutture per le imprese italiane.